“Il cinema è un sogno
il cinema è un modo di essere
il cinema è praticamente la vita
per me il cinema rappresenta praticamente tutto”
….e tu, caro Antonio, hai rappresentato tutto per il vero Cinema.
Io e Paola Raimondi abbiamo avuto l’onore, il piacere e la fortuna di conoscere personalmente Antonio Sancassani in occasione del nostro progetto Gentil-Uomini – conversazioni sulla gentilezza, che portiamo avanti ormai da tempo con l’obiettivo di una pubblicazione editoriale.
Alcune fra le prime interviste sono state pubblicate qui, ma avevamo poi deciso di non renderle tutte pubbliche prima dell’uscita del libro. Quindi finora la conversazione con Antonio Sancassani era stata condivisa solo da alcuni post che invitavano a frequentare il suo amato Cinema Mexico di via Savona a Milano. Ma nella memoria del nostro cuore ha lasciato un’impronta molto profonda.
Antonio Sancassani, indomito guerriero della cultura e del cinema di qualità, appariva come un uomo schivo, che rifuggiva dalla ribalta alla quale spesso lo chiamavano gli attori e i registi durante le anteprima dei film che lui aveva accuratamente selezionato, preferendo restare in disparte alla periferia estrema della piccola sala del suo cinema, in presenza e ascolto. Parlandogli privatamente si schiudeva la personalità, e ancora più nel profondo, l’anima, di un uomo semplice (nell’accezione più bella e preziosa del termine), timido, gentile, con una tenerezza nascosta che affiorava parlando di sé, dei suoi affetti scomparsi, del suo gatto che riempiva la sua casa e la sua quotidianità alla pari del suo cinema Mexico.
La commozione per la sua partenza da questa dimensione terrena è forte e profonda. Mi rendo conto di quanto Antonio e il suo cinema fossero una di quelle “stanze” nelle quali in una città è confortevole rifugiarsi, quei luoghi confortevoli perché conservano un’identità e un valore nato da una visione, da una passione e dal desiderio di condividerla. Questa, mi sembra, era la missione di Antonio: condividere la sua personale idea di magia, quella accesa ogni volta dalla luce del proiettore che illuminava la penombra incantata di un antro piccolo e caldo come una grotta lavica, come un pulsare cardiaco.
L’articolo che anni prima avevo scritto, in occasione dell’uscita del documentario di Michele Rho Mexico! Un cinema alla riscossa, si conclude con l’immagine di ciò che Antonio rappresentava per i frequentatori del suo cinema….
“Quando il signor Sancassani, prima di salutarci dopo una breve chiacchierata mi ha chiesto: “Le è piaciuto il film?” ho risposto che mi aveva emozionata. Non avrebbe potuto essere diversamente.”
…..una piccola e discreta voce che con timidezza e coraggio portava avanti una fra le più belle pratiche umane: la condivisione, lo scambio di emozioni e di opinioni e visioni.
Su di lui, sul suo percorso, i riconoscimenti locali e internazionali e gli attestati di stima e affetto si è scritto tanto in queste ore. Quando qualcuno torna a brillare fra le stelle la sua luce pare arrivi prepotentemente quaggiù….forse perché ci rendiamo conto, nell’istante di intensa Presenza che il ciclo della vita ci costringe a sperimentare, che ne avevamo, ne abbiamo e ne avremo sempre un profondo bisogno.
Grazie Antonio, sempre e per sempre.
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Messaggio degli amici del cinema Mexico:
Oggi 7 gennaio 2025 si terranno i funerali alle ore 14:45 presso la Parrocchia Santa Maria Liberatrice, in Piazza Chiaradia a Milano.
Mercoledì 8 gennaio, a partire dalle ore 18:30, presso il Cinema Mexico (via Savona 57, Milano), si svolgerà un omaggio in sua memoria, con interventi e testimonianze di chi desidera ricordarlo.
A seguire, verrà proiettato il film “Mexico. Un cinema alla riscossa” di Michele Rho. Vi invitiamo a unirvi a noi per rendere omaggio a una figura che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura cinematografica della nostra città.
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