Posso affermare con convinzione che “Gilgamesh – L’epopea di colui che tutto vide“, lo spettacolo ispirato ad uno dei più antichi poemi epici del mondo, sia uno dei più coinvolgenti che ricordo.
Il talento dei tre attori – Luigi Lo Cascio, Vincenzo Perrotta e Giovanni Calcagno, quest’ultimo anche regista dello spettacolo, tratto da un adattamento del testo dello stesso Calcagno – guida con fluida continuità lo spettatore attraverso le vicende mitologiche del re Gilgamesh sovrano di Uruk, protagonista delle scritture rinvenute due secoli fa sulle tavolette della biblioteca di Assurbanipal a Ninive (Iraq).
Il titolo del poema, Di colui che vide le profondità e le fondamenta della terra, è già un suggestivo invito a mettersi in ascolto di ciò che Gilgamesh nella sua ricerca cercò, esplorò, scoprì.
Lo spettacolo si snoda attraverso la narrazione della ricerca di Gilgamesh, che in seguito alla morte del suo migliore amico si mette in viaggio per ottenere la conoscenza del segreto della vita eterna, per arrivare infine alla consapevolezza che una tale conquista non è ancora data agli esseri viventi nella dimensione terrena, che il “destino dell’umanità” è fare esperienza del ciclo della vita e della morte.
Uruk “ovile accogliente”, nido confortevole dell’infanzia della coscienza, deve essere abbandonata per intraprendere un viaggio iniziatico e di formazione volto a comprendere le realtà ultime dell’esistenza terrena.
Le composizioni video di Alessandra Pescetta e le musiche di Andrea Rocca sono estremamente evocative, e accompagnano la narrazione dei tre attori, che usano sapientemente la loro voce modellandola sulle figure dei personaggi indossati di volta in volta, resi vivi e vividi al punto che riusciamo quasi a vederli.
L’epopea di Gilgamesh è un testo da esplorare, approfondire, ascoltare: ci riguarda tutti, e offre un supporto per l’accettazione del tema più delicato di cui la vita di un essere umano possa fare esperienza.
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Gilgamesh – L’epopea di colui che tutto vide
Teatro Carcano, Milano
dal 28 febbraio al 5 marzo 2023
testo e regia Giovanni Calcagno
composizioni video Alessandra Pescetta
musiche originali Andrea Rocca
consulenza scientifica Luca Peyronel
produzione Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale