Il 24 settembre si è aperta al Mudec di Milano la mostra dedicata a Maurits Cornelius Escher, artista visionario che ha spaziato fra arte, scienza e matematica facendone materia di ispirazione per opere che sono divenute iconiche nel panorama artistico del ‘900.

La mostra M.C. Escher. Tra arte e scienza racconta anche dei viaggi che hanno ispirato il percorso artistico dell’artista olandese, fra i quali hanno avuto un impatto particolare quelli in Italia e in Andalusia: qui, durante la visita all’Alhambra di Granada Escher osserva e attinge a piene mani dall’arte islamica, che sarà determinante nello sviluppo della sua firma artistica.

Solo coloro che tentano l’assurdo raggiungeranno l’impossibile: è proprio questa spinta costante verso i mondi di un altrove infinito che nutre costantemente l’arte di Escher, portandolo ad esplorare discipline complesse e metafisiche come la matematica e la geometria; ne nasce un universo grafico informato da una serie infinita di rimandi e dall’intreccio degli opposti.

La grammatica visiva delle opere di Escher, popolate da elementi geometrici che si trasformano in figure animate zoomorfe, fitomorfe, antropomorfe assottiglia il confine fra realtà e apparenza, aprendo un varco attraverso il quale la mente perde le coordinate della razionalità e si lascia andare alla meraviglia.

Colui che cerca con curiosità scopre che questo di per sé è una meraviglia

Escher è l’artista delle dicotomie, guidato da quel furor artis che mette in contatto con il cosmo infinito e misterioso e permette all’artista di offrirsi come guida per lo spettatore che si immerge nella sua visione.

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Mudec, dal 25 settembre 2025all’8 febbraio 2026

M.C. Escher. Tra arte e scienza

In collaborazione con Kunstmuseum Den Haag

Concept Judith Kadee (Kunstmuseum Den Haag)

A cura di Claudio Bartocci, Paolo Branca, Claudio Salsi

Con il supporto di Fondazione M.C. Escher

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