Un nuovo atteso ritorno quello di Eugenio Barba con l’ensemble del suo Odin Teatret, che torna a Milano dopo un anno dal grande evento per la celebrazione dei 60 anni di vita del gruppo più longevo nella storia del teatro.

Ancora una volta Teatro Menotti – in questo caso anche nella veste di co-produttore – è il luogo designato per la presentazione del nuovo spettacolo di Eugenio Barba Le nuvole di Amleto, liberamente ispirato al celeberrimo dramma shakespeariano, rielaborato nelle eclettiche corde di Odin Teatret.

Lo spazio del teatro viene adattato nella tipica forma della scena odiniana, con il pubblico disposto a ferro di cavallo a circondare gli attori ad intima distanza, in una co-celebrazione di un evento sacro, quello dell’arte teatrale come canale di trasformazione interna.

In questo spazio, immerso nel blu di un sogno o di una memoria affidata all’incedere ondivago delle nuvole, si snoda la vicenda di un figlio, Hamlet principe di Danimarca/Hamnet figlio del poeta William Shakespeare che ne narra la tragica e struggente vicenda.

Si aggirano i personaggi della storia e i loro archetipi, figli delle umane vicende e delle loro guerre, evocate dalle immagini video proiettate agli estremi della scena, come un sospiro di pena e di affanno.

Come da tradizione per gli spettacoli di gruppo di Odin Teatret i frammenti di testo che accompagnano il linguaggio del corpo e della voce sono tradotti nella lingua del paese di origine di ognuno degli attori; questo porta la mente a essere sviata, a perdere il controllo, a lasciarsi andare nel flusso di quel fiume che è il teatro inteso da Eugenio Barba.

Tutto è una danza, nella gioia e nel dolore, tutto scorre nelle braccia dell’acqua e del cielo: così anche Amleto si immerge dalla testa ai piedi nella pazzia di un dolore trasformando l’eredità della vendetta nella guarigione dell’amore.

Qual è l’eredità che abbiamo ricevuto dai nostri padri e che trasmetteremo ai nostri figli?

Cosa succederebbe se Amleto, come Antigone, affermasse: non sono nato per condividere l’odio, ma l’amore?

Queste sono le riflessioni condivise da Eugenio Barba nelle sue note di regia. Non esiste una risposta univoca: né su Amleto, né sullo spettacolo di Odin Teatret e di quelli che l’hanno preceduto, come non esiste una verità unica sulla vita.

Ognuno la interpreta secondo il piano unico della sua Anima, commentandone i passi come fanno gli spettatori all’uscita dello spettacolo, in un tripudio di voci che si confondono fra loro, e a volte incontrano la grazia di un intreccio: come quello dell’Amore che sceglie di brillare al di sopra dell’odio.

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Le nuvole di Amleto (Hamlet’s Clouds)
Dedicato a Hamnet e ai giovani senza futuro
Testo di Eugenio Barba e citazioni dall’Amleto di William Shakespeare
Drammaturgia e regia di Eugenio Barba

Prima Nazionale

Con (in ordine alfabetico) Antonia Cioaza, Else Marie Laukvik, Jakob Nielsen, Rina Skeel, Ulrik Skeel, Julia Varley 
Disegno luci e video: Stefano Di Buduo 
Consulente film: Claudio Coloberti 
Costumi: Odin Teatret  
Spazio scenico: Odin Teatret 
Direttore tecnico: Knud Erik Knudsen
Assistenti alla regia: Gregorio Amicuzi e Julia Varley 

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Le date dello spettacolo “Le nuvole di Amleto”

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